Il Parco degli Acquedotti, vero cuore pulsante della Roma antica, dalle sue vene passava l’acqua di ben sei degli undici acquedotti monumentali che portavano nella città una quantità d’acqua superiore persino a quella di cui oggi possono disporre gli abitanti della Città Eterna. Gli acquedotti.

Situato fra l’antica Via Labicana Antica e la Via Tuscolana, attraversato da due delle più antiche strade della storia d’Italia, la Via Latina e molto probabilmente anche dall’Antica via Castrimense; tempio dell’Acqua con più di otto Acquedotti, di cui sei monumentali romani ed uno minore, più uno di epoca Rinascimentale; luogo scelto dagli antichi per la costruzione delle lussuose case dei patrizi romani, con più di dieci ville romane al suo interno, di cui due fra le Ville più grandi del Suburbio romano. Un luogo di pace con Tombe, Catacombe, Cimiteri e Necropoli, costruiti al suo interno.

Un luogo dove vennero scritte molte delle pagine della storia di Roma. Fu proprio qui che venne solcate le fossae cluiliae che segnavano l’antico confine della città di Roma fra l’ager primitivo urbanus e l’ager extraurbanus. Era qui che aveva sede l’accampamento del Pagus Lemonius, una delle tribù più antiche appartenenti alla Storia di Roma sin dalle origini. Fu qui che venne segnato il destino della città di Roma quando al V miglio della Via Latina si stanziò con il suo accampamento Coriolano per poi dopo presso IV miglio della Via Latina decidere le sorti della città evitando una sanguinosa Guerra.