AQUA TEPULA
L'acquedotto dell'acqua tiepidaLO SAPEVI ?
Costruito nel 125 a.C. dai censori Cneo Servilio Cepione e Lucio Cassio Longino, deve il suo nome al fatto che l’acqua avesse una temperatura naturale intorno ai 17 gradi.
CARATTERISTICHE
Con un tragitto di quasi 12.000 miglia, circa 18 km, di cui 9.580 m coincidevano con l’Acquedotto Marcio al quale venne sovrapposto.
Aveva una portata d’acqua giornaliera, molto ridotta di sole 190 quinarie, per questo per sopperire alla mancanza vennero aggiunte 92 quinarie da una diramazione dell’Acquedotto Marcio e successivamente altre 163 quinarie dall’ acquedotto Anio Novus .
L’ACQUEDOTTO
Il suo percorso, inizialmente sotterraneo, venne portato in superficie solo durante i restauri di età augustea: uscito allo scoperto nei pressi della Villa dei Quintili, prosegue nella zona del parco andando ad affiancare ed a sovrapporsi a quello dell’Acqua Marcia per tutto il percorso cittadino fino a Porta Maggiore.
ARCATE
Le sue arcate, costruite in laterizio, risultavano più alte e sottili rispetto a quelle in blocchi di tufo della Marcia. Ciò ha tuttavia contribuito al suo decadimento nei secoli successivi, complice la sistematica distruzione avvenuta in epoca rinascimentale per la costruzione dell’Acquedotto Felice.
Arcate sovrastate dallo Speco ll'Acquedotto Marcio.
Vista dal Acquedotto
Vista del Acquedotto
Vista dal Acquedotto
Parete laterale del Acquedotto
AQUA TEPULA
PER
COR
SO
SORGENTE
L’acqua veniva captata dalle sorgenti della Pantanella e dell’Acqua Preziosa, situate alle pendici dei Colli Albani ai piedi del Colle Cimino, tra Marino e Grottaferrata.
NEL PARCO
Nel parco sono oggi visibili pochi ma significativi resti di questo acquedotto: la radura presso il Casale di Roma Vecchia, dove sopravvive un fianco addossato alle basse arcate dell’Acqua Marcia, diviso in due tronconi; più avanti, all’incrocio con Proseguendo sul lato destro dell’Acquedotto Felice poco prima d’incrociare, Viale Appio Claudio troviamo sulla sinistra, nel punto in cui l’Acquedotto Felice compie una deviazione improvvisa, delle parti ancor oggi visibili delle arcate dell’acqua Tepula, oggi inglobate nell’Acquedotto Felice. Proseguendo poco più avanti, dove l’Acquedotto Felice si sovrappone del tutto sulle vecchie arcate, sul lato sinistro e destro del Felice troviamo uno dei contrafforti verticali molto più alto rispetto all’acquedotto Felice, in esso possiamo facilmente osservare e riconoscere la stratificazione costruttiva, con blocchi di tufo squadrati alla base (Acqua Marcia) e opera laterizia più leggera nella parte alta (Acqua Tepula).
TOR FISCALE
Superato il parco degli acquedotti, continua il suo percorso sotterraneo passando attraverso i monumentali archi che giganteggiano nel parco di Tor Fiscale.
PORTA FURBA
Giunto nei pressi di Porta Furba, attraversa l’area monumentale immettendosi lungo la via del Mandrione.
PORTA MAGGIORE
Superato il parco degli acquedotti, l’acqua Tepula giungeva a Porta Maggiore presso il Sepolcro di Eurisace.
PORTA VIMINALE
Da qui continuava il suo percorso sino alla porta Viminale, nel Castello di Distribuzione di Piazza dei Cinquecento, dove da lì proseguiva il suo tragitto, andando a nutrire le acque delle Terme di Diocleziano, le Terme di Decio presso Piazza del Tempio di Diana e le Terme Suriane dove oggi troviamo la Chiese di Santa Prisca.