casale del sellaretto

CASALE DEL SELLARETTO

Proseguendo lungo il viale di Roma Vecchia nel punto in cui la via s’incrocia con la strada che porta al 7 km della via Tuscolana, giungiamo presso l’Antico Casale del Sellaretto. Splendido esempio di archeologia industriale, trasformato successivamente in casale agricolo in seguito alla dismissione della Linea Roma-Frascati.

Bassolato del Sellaretto

UNA FERROVIA MOLTO SPECIALE

Fu la prima linea ferrovia realizzata dello Stato Pontificio dotata di sei locomotive con sei vagoni viaggiatori, le cui prime quattro locomotive avevano i nomi dei Santi Pio, Pietro, Paolo e Giovanni, nomi scelti dal Papa Pio IX il quale percorse la linea solo nel 1859, con una carrozza in oro e legni pregiati, appositamente costruita per il pontefice, conservate oggi presso la Centrale Montemartini. 

 

Casale del Sellaretto

COME ERANO I VIAGGI?

Erano programmati cinque viaggi al giorno, tre al mattino e due alla sera, per una durata totale del tempo di corsa di 28 minuti.

Il primo viaggio d’inaugurazione fu il 7 luglio 1856 partendo dal capannone della stazione di Porta Maggiore, fuori dalle mura Aureliane che all’epoca si trovava in aperta campagna, e creava così numerosi disagi per i viaggiatori per poter essere raggiunta. 

 

Casale del Sellaretto

“IL TRENO CHE NON PARTIVA DA ROMA E NON ARRIVAVA A FRASCATI”

La ferrovia continuava il suo percorso passando per il Mandrione e giungeva presso Porta Furba dove attraversava la Tenuta di Roma Vecchia, e da lì proseguiva verso Ciampino sino a concludere il suo tragitto presso la Stazione di Capitelli, che distava circa 3 km dal centro abitato di Frascati. A causa dell’infelice scelta delle stazioni di partenza e di arrivo, lo stesso Pasquino lo definì come il treno che “ non partiva da Roma e non arrivava a Frascati”.  Invano si cercò di rendere più appetibile la nuova ferrovia costruendo al lato della ferrovia un edificio adibito per concerti, teatro e ricevimenti.

 

Casale del Sellaretto

CAMBIAMENTI  NEGLI ANNI

In seguito alle numerose polemiche, con la costruzione della Stazione Termini ed il prolungamento della ferrovia sino all’attuale stazione di Frascati si poté risolvere questo problema. 

Nel 1862 la linea venne allungata per mezzo di un biforcamento all’altezza di Ciampino, dividendo il tragitto per un lato verso Frascati e per l’altro verso Ceprano, attraversando Albano e Velletri.

“CHIUSO FRASCATI!!”

La tratta era sempre affollata, molto spesso non si trovava posto per viaggiare e venne infatti coniata l’espressione per indicare la linea: “Chiuso Frascati”, frase che gridava il Capotreno quando non era più possibile trasportare altre persone, essendo stato raggiunto il numero massimo di posti disponibili.

Casale del Sellaretto

LA FINE DELLA FERROVIA

La ferrovia fu utilizzata a pieno regime fino al 27 Maggio 1892, quando fu attivata la tratta Roma- Napoli, nella sua variante Ciampino-Palestrina-Segni, che portò la casa cantoniera cadere in disuso sino a suo completo abbandono e la sua conversione in casale agricolo.

Dell’antico fabbricato ferroviario resta il corpo di fabbrica principale per la ricezione dei passeggeri, la banchina e l’area di ricovero delle locomotive a vapore.

 

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Casale di Roma Vecchia

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