NECROPOLI

ETIMOLOGIA DI NECROPOLI

La parola Necropoli viene dal greco antico νεκρός (nekros) “morto” e πόλις ( pòlis): “città dei morti”, descrive un luogo destinato al culto e alla sepoltura dei defunti con tombe e monumenti sepolcrali, precedenti al cristianesimo.

“Apusulena Geria vixit annos XXV

quod quisque vestrum optaverit mihi,

illi semper eveniat vivo et mortuo”

“Apusulena Geria visse 25 anni

Quel che ognuno di voi ha augurato a me,

per sempre accada a lui da vivo e da morto”

NECROPOLI A FOSSA

1 Prima Area
1A Zona Termale
2 Seconda Area
3 Terza Area
4 Zona Intermedia

Lungo la linea ferroviaria Roma – Napoli, presso il casello dell’VIII Km si trova un’antica Necropoli. La parola Necropoli viene dal greco antico νεκρός nekr”morto” e πόλις: “città dei morti”, descrive un luogo destinato al culto e alla sepoltura dei defunti con tombe e monumenti sepolcrali, precedenti al cristianesimo.

L’area è caratterizzata da un grande numero di Sepolcri, un mausoleo coperto con Volta a Crociera, e alcune tombe appartenenti all’età arcaica. Possiamo dividere l’area in tre macroaree.

PRIMA AREA

La prima area è formata da un complesso di strutture, nel cui centro si erge un mausoleo risalente alla fine del II secolo d.C., all’epoca dell’imperatore Settimio Severo. Si accede all’interno del complesso per mezzo di una scalinata passando attraversando un corridoio ipogeo con volta a botte.

A Sepolcro gentilizio
B Nicchie
C Entrata
D Tomba

Dal corridoio giungiamo ad un vano, semipogeo, quadrato, che originariamente era elegantemente decorato con dei ricchi marmi, collocati sia sul pavimento e sia sulle pareti. È possibile accedere a questo grande ambiente, attraversando una porta in travertino e da qui accediamo ad una grande sala quadrata, realizzata in muratura in opera listata, coperta da una grande volta a crociera. Al centro della sala è collocato un sepolcro gentilizio ( A) appartenente alla prima metà del II sec d.C, mentre su ogni lato della grande sala, troviamo due grandi nicchie rettangolari (B) e delle finestre a bocca di lupo.

Nel corso dei secoli la struttura fu oggetto di numerosi cambiamenti, ai lati della grande sala si costruirono molti ambienti realizzati in opus mixtum, all’interno dei quali sono state trovate alcune sepolture. Al momento del ritrovamento alcuni ambienti presentavano ancora le antiche decorazioni originarie realizzate con lastre di marmo. A nord del complesso si rinvennero delle stanze anticamente adibite ad uso di terme ( 1A).

Nell’area compresa tra la prima e la seconda area sono stati rinvenuti tre lunghi muri in opus latericium, quasi paralleli tra loro.

SECONDA AREA

A sud della prima area è stata rinvenuta un’altra struttura, realizzato in opus vittatum. L’edificio fu realizzato probabilmente in un momento successivo rispetto alla prima area. La parte superiore dell’edificio è formata da un piano di scapoli di tufo giallo, dove si trova alloggiata una canaletta di scolo

TERZA AREA

Nella Terza area, zona in cui sorgeva l’antico limite dell’ager Romanus antiquus, sono state rinvenute una serie di strutture, probabilmente appartenenti allo stesso complesso della Prima e della Seconda Area, e realizzate in fasi diverse. All’interno dell’area si rinvenne un ampio ambiente absidato con muri in listato.

Al lato dell’area è stata ritrovata una tomba del VII sec. a.C. Il corredo funerario riportato alla luce era formato da due kantharoi, (ossia delle coppe diffuse fra i greci e gli etruschi) in bucchero (una ceramica nera), da due piccole anfore, da un calice e da una pentola in terracotta in impasto rosso, da un boccale e da una kylix in ceramica. L’intero corredo funerario è oggi possibile ammirarlo all’interno dell’Antiquarium di Via Lucrezia Romana.

Molto probabilmente il complesso è ubicato nei pressi dell’antica Via Castrimense, come si evince da alcuni basolati, che sono stati trovati nei pressi della Necropoli.