FONTANA

delle quattro fontane

IL QUADRIVIO

Nel quadrivio all’incrocio fra via delle Quattro Fontane, e via XX Settembre e  via del Quirinale, chiamate una volta Via Felice e la Via Pia troviamo all’interno di quattro nicchie progettate nell’angolo di ogni palazzo quattro fontane nutrite dall’Acquedotto Felice.

Anticamente sorgeva in quest’area il tempio di Quirino, antico Dio Romano a cui si deve il nome del Colle Quirinale.

 

Il quadrivio fu scelto per valorizzare l’incrocio tra la Strada Pia ( odierna Via XX Settembre e Via del Quirinale) e la strada Felice ( odierna Via delle Quattro fontane) un luogo unico da cui è possibile vedere contemporaneamente in tre diverse strade tre diversi obelischi : quello del Quirinale, quello di Santa Maria Maggiore e quello Sallustiano di Trinità dei Monti

La Strada Felice fu aperta dallo stesso Sisto V per collegare la chiesa di S. Croce in Gerusalemme con la chiesa di Trinità dei Monti, passando per la basilica di S. Maria Maggiore

LE FONTANE SEMIPUBBLICHE

Le quattro fontane appartengono alle cosiddette “fontane semipubbliche”, così chiamate perché costruite a spese dei privati, con l’onere di mantenerle e ripararle in cambio di vedersi ricevere alcune once d’acqua dal nuovo acquedotto Felice. Il Papa resosi conto di aver speso una enorme quantità di denaro per la realizzazione dell’acquedotto e della fontana mostra del Mosè si affidò così alla munificenza dei privati, potendo così perseguire il suo progetto di monumentalizzazione dell’Urbe.

Le quattro fontane vennero realizzate fra il 1588 ed il 1593 e furono finanziate da tre mecenati diversi:

  1. Il nobile Muthio Matthei ( Muzio Mattei), lo stesso che fece realizzare la fontana delle tartarughe presso Piazza Mattei finanziò due fontane.
    • la nicchia dell’Arno sita sull’angolo del suo palazzo che successivamente divenne di proprietà della Famiglia Albani Del Drago, fra via XX Settembre e Via delle Quattro fontane.
    • la nicchia del Tevere corrispondenza della futura chiesa di S. Carlo alle Quattro fontane  fra via del Quirinale e Via delle Quattro fontane.
  2. Il Vescovo di Torcello, Antonio Grimani realizzò la nicchia di Diana presso Palazzo Galloppi-Volpi fra via XX Settembre e Via delle Quattro fontane.
  3. Giacomo Gridenzoni realizzò la nicchia di Giunone del Giardino Barberini fra via del Quirinale e Via delle Quattro fontane.

LE NICCHIE

Le quattro fontane realizzate con vasche semicircolari in travertino, addossata al muro.

All’interno delle quattro nicchie sono rappresentate due divinità femminili e due fiumi rappresentati da due figure maschili barbute, che giacciono sul fianco, all’interno di una scenografia vegetale e paludosa.

Le statue in peperino furono realizzate in parte con materiale di spoglio proveniente dal Septizodium Settizonio, la facciata monumentale del Ninfeo ai piedi del Palatino, fatta costruire dall’imperatore Settimio Severo, demolito da Domenico Fontana per recuperare il materiale necessario per i cantieri di Papa Sisto V.

Leoni Campidoglio

LA NICCHIA DEL TEVERE

All’angolo con la chiesa di S.Carlo del Borromini inserita in un fondale stalattitico è rappresentata la statua del Tevere, riversa su di un triclinio, poggiandosi su di un ricco poggiagomito, un cuscino su anticamente durante i banchetti cui si poggia gomito e spalla,  dal cui sgorga l’acqua che si riversa nella vasca sottostante

 

Al di sotto del poggiagomito spunta il collo e la tesa di un animale che potremmo identificare in serpente, che potrebbe corrispondere al simbolo di Esculapio, animale profondamente connesso con il Tevere.

La statua tiene in mano una cornucopia ed accompagnata da una lupa che esce dalla Grotta, possibile allusione alla leggenda del lupercale romano.

 

LA NICCHIA DELL’ARNO

All’angolo del Palazzo Albani Del Drago troviamo la statua dell’Arno, avvolto in un candido panneggio, disteso in un fondale di canne fluviali che fanno da scenario alla scultura. Con il braccio destro tiene una cornucopia, mentre con l’altro si sorregge su di un vaso da cui sgorga l’acqua che ricade nella vasca semicircolare sottostante. Dietro l’Arno fa capolino, la testa di un Leone, simbolo dell’fiume toscano.

Secondo lo studioso Mac Veagh si dovrebbe invece identificare la statua nel fiume Anieneè dell’opinione che il dio del fiume rappresenti l’aniene. Mentre la testa del leone sarebbe in onore di Papa Sisto V.

LA NICCHIA DI DIANA

La Nicchia di Diana riversa l’acqua in una vasca semicircolare modanata, decorata con i simboli araldici del Papa Felice, al centro troviamo una protome leonino mentre ai lati sulla cornice inferiore due stelle a otto punte. La statua che pare dormiente, tiene in mano tre pere, poggiandosi innanzi ad un trimonzio da cui zampilla l’acqua. Nell’acconciatura è possibile vedere una luna e al lato della statua un cane accovacciato che rimira la dea, da cui possiamo desumere l’identificazione di quest’opera con la dea della Caccia. Secondo un’interpretazione diversa la statua rappresenta in realtà la fedeltà per la presenza del cane.

LA NICCHIA DI GIUNONE

La Nicchia di Giunone inserita in uno scenario stalattitico su cui si staglia una grande palma è rappresentata con in testa l’elmo ed il seno scoperto, come la dirimpettaia statua di Diana. La figura femminile sdraiata fra un leone dalle cui fauci cade un piccolo rivolo d’acqua. Sotto le zampe del leone possiamo vedere un libro ed una spada Con la mano sinistra la statua tiene una corona proprio sopra la testa del leone, mentre ai suoi piedi esce dal fondale un pavone con le ali dispiegate. Secondo un’altra interpretazione la statua rappresenta in realtà la fortezza rappresentata dal leone, il quale potrebbe essere letto anche come simbolo di Papa Sisto V.

 

 

Un’altra interpretazione ancora fa corrispondere alla statua la Dea Minerva, dea vergine della guerra della scienza e delle arti, riconoscibile per la presenza della corona, della spada e del libro, senza dimenticare l’oca, animale sacro dalla Dea ed ai romani, le oche avevano allertato i romani dal tentavo di assalto dei Galli di Brenno.

Addirittura si è pensato che la statua potesse corrispondere alla Ninfa Egeria legata al Re di Roma Numa Pompilio.

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Fontana di Piazza San Simeone

SAN SIMEONE

Fontana di Piazza San Simeone

CAMPITELLI

Fontana di Piazza San Simeone

DI CAMPO VACCINO

Fontana di Piazza San Simeone

DEI DIOSCURI

Acqua Marcia

PORTA FURBA

Fontana delle Api

DELLE API

Fontana di Piazza San Simeone

DELLA DEA ROMA

Fontana di Piazza San Simeone

DI SAN GIOVANNI

Acqua Tepula

CINQUE SCOLE

Fontana di Piazza San Simeone

DEL TRITONE

Fontana di Piazza San Simeone

DEI TRITONI

Fontana di Piazza San Simeone

DI VILLA MEDICI

Acqua Iulia

ARA COELI

Fontana di Piazza San Simeone

DEL MOSÈ

Fontana di Piazza San Simeone

DEL MARFORIO