FONTANa
di Piazza di san simeoneORIGINI
Disegnata da Giacomo della Porta nel 1589 e realizzata dallo scalpellino Pietro Gucci, su commissione dei Papa Gregorio XIII.
Originariamente la fontana aveva una struttura diversa da quella che possiamo osservare oggi, molto più semplice e scarna. Era formata da un catino modanato, che riceveva l’acqua da quattro fistole decorate posizionate sopra il catino.
La fontana anticamente venne pensata come antica fontana rionale per l’antica Piazza Montanara, oggi scomparsa, situata tra il Campidoglio ed il Teatro Marcello. Quando si decise di costruire la Via del Mare, che corrisponde al giorno d’oggi alla Via del Teatro Marcello, scomparve così la Piazza e venne individuata come nuova dimora provvisoria della fontana il Giardino degli Aranci e poi essere collocata, nel 1973, nell’attuale Piazza di San Simeone, davanti al palazzo Lancellotti ai Coronari.
Nel 1696 le Monache del “Monasterio delli Specchi” situato vicino alla fontana ottenne un oncia dell’acqua reflua della fontana, a cambio di modificare a proprie spese la fontana aggiungendo un catino sopra la fontana già esistente. Venne così sovrapposto un catino poggiato su di un balaustro, ossia una colonnina sagomata, il quale a sua volta si ergeva su di un cubo decorato, lungo quattro lati, con quattro mascheroni da cui esce, l’acqua riversandosi nella vasca inferiore. Come quasi in tutte le fontane romane, l’acqua è potabile e durante i giorni in cui in calore si rende compagno degli abitanti della città, coloro che cercheranno di bere alla fontana troveranno però qualche problema. Sebbene sembri possibile bere da ogni lato della fontana è in realtà possibile bere agevolmente solo da un lato dove per terra si trova un piccolo scalino, appositamente collocato su cui si può salire e raggiungere in getto della fontana.
Nel 1829 fu sostituita la vasca inferiore, con la vasca attuale, dove si possono notare le incisioni degli stemmi dei Conservatori capitolini, dei magistrati della città, che andarono a sostituire gli stemmi papali. Venne infine circondata nel 1973 da delle colonnine di recinzione, collegate fra loro, nella Piazza di San Simeone.